Il 118 salva 60enne in arresto cardiaco: il defibrillatore sul lungomare era scarico

Roseto: secondo decisivo intervento dell’equipaggio ‘India’ in una settimana. Alcuni cittadini avevano provato a usare il Dae pubblico ma non funzionava. Plauso ai sanitari e critiche all’amministrazione locale dell’Ugl sanità

ROSETO – A distanza di poco meno di una settimana dal precedente caso, anche questa mattina la buona sanità ha funzionato a Roseto, mettendo riparo all’inefficienza delle manutenzioni degli apparati salvavita sistemati sul territorio: ancora una volta l’equipaggio India della postazione 118 di Roseto (per intenderci quello del quale fa parte anche un infermiere professionale) ha strappato a morte sicura un 60enne colto da arresto cardiaco.

Il personale sanitario del 118 è intervenuto tempestivamente con la manovre di rianimazione utilizzando il defibrillatore in dotazione sull’ambulanza di soccorso avanzato e questo è stato decisivo per salvare la vita al 60enne che si è ripreso, è stato stabilizzato e trasferito in ospedale dove ha ricevuto le necessarie e approfondite cure dei medici.

A tentare la rianimazione erano stati alcuni cittadini presenti sul luogo dove il paiente ha avuto l’attacco cardiaco, utilizzando il defibrillatore posizionato nei pressi dell’intervento, sul lungomare rosetano, ma questo era scarico e dunque non funzionante. Un grave episodio, che mina la credibilità delle istituzioni locali deputate alla manutenzione di presidi così decisivi per salvare una vita, come ha sottolineato il segretario provinciale Ugl, Stefano Matteucci: “Vale la pena ricordare che la Regione Abruzzo, tramite la scuola di formazione delle varie Asl – ha commentato il sindacalista -, sta istruendo continuamente sanitari e semplici abitanti per l’esecuzione di manovre salvavita utilizzando appunto i DAE presenti sul territorio. Non si può giocare con la vita della gente come accaduto a Roseto dove lo strumento era inutilizzabile per un ingiustificabile incuria delle istituzioni locali. Come Ugl Salute abbiamo più volte richiesto alle amministrazioni locali di porre in essere l’adeguata manutenzione e mappare il posizionamento di questi apparecchi essenziali per interventi salvavita“.

Quanto all’intervento dei sanitari del 118, Matteucci ha aggiunto: “Questo mondo, questa Italia, questo Abruzzo hanno bisogno di eroi veri e non di cartapesta. La Ugl Salute rende merito alla prontezza ed alla professionalità dell’equipe multidisciplinare intervenuta”.

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